Spaccanapoli è una delle vie più antiche e pittoresche di Napoli; un quartiere antico, ricco di storia e cultura, e fonte d'ispirazione per artisti e creativi.
Delta ha voluto rendere omaggio alla sua città con questa collezione esclusiva - Spaccanapoli - per esprimere lo spirito vivace, i colori, l'essenza stessa di Napoli.
Ogni penna porta il nome di un palazzo storico di Napoli, ne richiama i colori e lo stile con la sua resina variegata o marmorizzata.
Caricamento: a cartuccia/converter.
Pennino: acciaio a punta EF, F, M, B, Stub 1.1, oltre ai Flex F e Flex EF.
Finiture: palladio.
Palazzo di valore storico e architettonico in piazza Dante, nel centro storico di Napoli; costruito all'inizio del XVII secolo e poi acquistato e ristrutturato nel 1660 dal duca di Bagnara Grancesco Ruffo, capitano dell'Armata Navale.
Il piano terra è ricco di cornici a bugnato, mentre il piano nobile è sormontato da un cornicione che forse concludeva il fabbricato originale.
La penna Spaccanapoli Palazzo Ruffo è identificata dal colore ROSA: miscele di grigio, rosa e bordeaux che mostrano disegni sempre diversi.
Eretto sulla collina di Pizzofalcone all'inizio del XVIII secolo
dall'architetto napoletano Ferdinando Sanfelice, famoso soprattutto per le scalinate monumentali, su commissione della nobile famiglia Serra.
All'interno, oltre allo scalone e alla ricca anticamera affrescata, ci sono diverse sale affrescate e un salone degli specchi da 280 mq.
Dal 1983 è sede dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
La penna Spaccanapoli Palazzo Serra è identificata dal colore MARRONE; resina marmorizzata nei toni del marrone, con accenni di nero e di arancio.
Palazzo monumentale di Napoli in via Benedetto Croce. Originariamente di proprietà della famiglia Sanseverino, fin dal XV secolo; poi acquistato dai Filomarino della Rocca, che nel 1731 aggiunsero il famoso portale ancora oggi esistente, e in seguito diviso tra vari proprietari.
Molti personaggi celebri vissero in questo edificio, da Giambattista Vico a Benedetto Croce.
La penna Spaccanapoli Palazzo Filomarino è identificata dal colore BLU; resina marmorizzata in varie tonalià di blu, dall'azzurro al blu scuro.
Costruito su progetto del Vanvitelli per la famiglia Doria verso le fine del XVIII secolo. Nel 1860 dal balcone del palazzo Giuseppe Garibaldi annunciò l'annessione del Regno delle due Sicilie al Regno d'Italia.
Purtroppo durante la seconda guerra mondiale 6 statue che abbellivano la facciata vennero distrutte, così come la grande scultura dello stemma nobiliare sopra il finestrone del piano nobile.
La penna Spaccanapoli Palazzo Doria è identificata dal colore ARANCIO; resina marmorizzata arancio - chiaro e scuro - con frammenti di bianco e beige.
Palazzo nobiliare del quartiere San Lorenzo, il più antico di Napoli; eretto in forme gotiche come abitazione di Filippo D'Angiò, principe di Taranto e di Costantinopoli.
Dell'antico edificio originale restano solo la struttura del porticato medioevale e il portone gotico centrale, con un affresco del Trecento raffigurante la Madonna.
Oggi sotto i portici si svolge il mercato rionale e ci sono diverse botteghe di artigiani.
La penna Spaccanapoli Palazzo D'Angiò è identificata dal colore NERO; resina lucida nero tinta unita.
Costruito all'inizio del XIV secolo dal cardinale Minutolo, tra il Duomo e largo Donnaregina, venne in seguito ristrutturato e ampliato da altri cardinali nel Seicento, soprattutto con decorazioni barocche all'interno, mentre le facciate non hanno subito modifiche se non per l'apertura di 3 portali.
Numerosi affreschi e tele del XIV secolo all'interno, dove ci sono anche rovine paleocristiane e un calendario marmoreo del IX secolo.
La penna Spaccanapoli Palazzo Arcivescovile è identificata dal colore ROSSO; resina venata rossa - come gli abiti di vescovi e cardinali - movimentata da striature chiare.
La collezione Delta Spaccanapoli include anche il roller con cappuccio estraibile.
Dimensioni:
Lunghezza della penna chiusa: mm. 135,5
Lunghezza con cappuccio calzato: mm. 162,5
Diametro: mm. 13,5-15,9
(Foto di Napoli di A.Mancini, E.Rippa, G.Guida, Deca16894, Wikipedia)